Sintomi e terapia per chi soffre d’intolleranza al lievito di birra

Il lievito di birra, composto prevalentemente da 'Saccharomyces cerevisiae', è usato per lievitazione del pane o nel processo di fermentazione della birra, è ricco di vitamine e minerali, tuttavia può causare disturbi intestinali o vere e proprie intolleranze. L'intolleranza al lievito di birra si manifesta con sintomi precisi che sono: mal di pancia, bruciori di stomaco, diarrea, gonfiore di stomaco, stitichezza, indigestione, flatulenza, mal di testa, spossatezza e nervosismo. Per accertarsi di essere intolleranti lievito di birra è possibile eseguite il cosiddetto Food Intollerance Test che riesce a individuare la percentuale di intolleranza, stabilendone l'esatto valore numerico. In caso di intolleranza occorre evitare tutti i cibi che contengono il lievito di birra come: il pane, la pizza, la pasta, lo yogurt, i funghi, i formaggi stagionati, alcuni farmaci, il miele, cibi in scatola, dadi e gli alcolici fermentati come il vino e la birra. (altro…)
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Fiori australiani: cosa sono e perché sceglierli

Fiori di Bach, californiani e... australiani! Anche l'isola più estesa al mondo, così grande (7.682.300 chilometri quadrati) da essere considerata un continente, è diventata negli ultimi decenni protagonista della floriterapia grazie a Ian White e ai suoi studi sui Fiori australiani. Chi è Ian White? Nominare Ian White significa dire Australian Bush Flower Essences, la grande casa che si occupa di produrre e distribuire a livello mondiale essenze e prodotti a base di Fiori australiani. White ne è fondatore, oltre che naturopata ed erborista da cinque generazioni e per i suoi studi, si ispirò alle conoscenze degli Aborigeni australiani sulle capacità terapeutiche dei fiori. Nacquero così i Fiori australiani, ma che cosa sono esattamente? (altro…)
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Intolleranze alimentari e tumori: come prevenirli

Il cibo è il principale strumento per prevenire numerose malattie ed evitare altrettanti rischi per la salute, questo perchè tutte le cose che ingeriamo hanno effetti sia positivi che negativi per il nostro organismo. In particolare le intolleranze alimentari hanno parecchie relazioni derivanti dal rischio dei tumori. Numerose ricerche ed analisi fatte in laboratorio, hanno dimostrato che le intolleranze alimentari più che intolleranze in questi casi vanno chiamate come “infiammazioni da cibo”, ovvero quando il nostro organismo reagisce in maniera differente all'ingerimento di alcuni cibi, producendo sostanze infiammatorie come le citochine, le quali possono assumere conseguenze molto diverse a seconda del soggetto in questione con effetti a livello vascolare, metabolico, allergico e comportamentale. Le citochine sono delle sostanze che possono generare anche alcuni tumori. (altro…)

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L’intolleranza glucidica ovvero l’intolleranza allo zucchero

L'intolleranza glucidica, ovvero l'intolleranza allo zucchero, non è molto conosciuta, infatti se ne parla poco rispetto ad altre tipologie d'intolleranza, come quella al glutine, una delle più note, tuttavia non per questo non merita attenzione, in quanto , negli ultimi tempi, si sta diffondendo in modo esponenziale. (altro…)
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Favismo e naturopatia

Fave, piselli, Verbena Hybrida, droghe vegetali, farmaci come i sulfamidici, i salicilici, la chinidina, il menadione (ma la lista può continuare) possono impoverire i globuli rossi di un enzima (il glucosio-6-fosfato-deidrogenasi eritrocitaria) essenziale alla loro vitalità. Questo è il favismo, un difetto congenito che, nel bacino mediterraneo, ha una frequenza tra il 4 e il 30%, facilmente diagnosticabile attraverso un test di laboratorio. (altro…)
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Attenzione agli additivi alimentari

Quanti di noi sono abituati a leggere le etichette prima di acquistare un cibo conservato? Partendo dal presupposto che dovremmo basare la nostra dieta principalmente su cibi freschi e di stagione ci troviamo spesso a scegliere tra gli scaffali del supermercato. Dobbiamo considerare che l'industria agroalimentare, in tutte le fasi di produzione e conservazione, aggiunge sostanze per preservare le caratteristiche del prodotto, per evitare la contaminazione microbica o per abbellire lo stesso . Spesso questi additivi possono risultare tossici o procurare reazioni allergiche a chi è sensibile, molti studi classificano alcuni di essi come cancerogeni. (altro…)
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