Tra le intolleranze più diffuse in Italia, troviamo, a sorpresa, una bevanda molto amata, il caffè.

La caffeina infatti, è uno degli eccitanti più forti in natura e in una persona non abituata a consumare quotidianamente questa bevanda può non essere digerita facilmente. Nei secoli scorsi, il caffè era una bibita altamente costosa e quindi si optava per altre alternative che riuscissero a ricreare il sapore della caffeina mentre ora questi surrogati sono utilizzati soprattutto per la cura delle intolleranze al caffè e quindi per fini salutistici. Il primo surrogato più vicino al caffè è senza dubbio l’orzo che è arricchito da vegetali ricchi di zuccheri, i quali durante la tostatura assumono un colore molto più scuro e un aroma intenso. Rispetto al caffè, l’orzo è una bevanda molto più rinfrescante che stimola la diuresi dell’organismo e non provoca ansia, insonnia, aritmia o problemi intestinali a chi lo assume. L’orzo, essendo un cereale è ricco di vitamine e minerali e ha anche una funzione antinfiammatoria per l’intestino e calmante. Un altro cereale è l’avena che può aiutare anche la digestione mentre la cicoria contiene calcio e ferro ed ha una funzione depurativa. Quindi le alternative per non abbandonare il caffè ce ne sono e basta soltanto capire come vivere gestendo l’intolleranza al caffè.