La “ricetta” della naturopatia contro le intolleranze alimentari? Fiori di Bach, oligoelementi e fitoterapia, vale a dire il ricorso a piante o a estratti di piante (in greco, phyton significa, appunto, “pianta”) per far fronte a tutti quei malesseri legati alle intolleranze.
Certo, non esiste una ricetta fitoterapica universale (il naturopata, infatti, valuta caso per caso come e cosa consigliare), ma alcuni rimedi sono normalmente somministrati con più frequenza.
Vediamoli.
- In fase acuta, è consigliata l’assunzione del Ribes Nigrum 1DH Gemme, un macerato glicerico con proprietà simili a quelle del cortisone, in grado di stimolare la corteccia surrenale nella produzione di ormoni steroidei. Se ne consiglia l’assunzione sotto forma di 50 gocce in un’unica soluzione la mattina a digiuno (quindi, almeno venti minuti prima della colazione).
- Una volta affrontata la fase acuta, per tenere sotto controllo i sintomi dell’intolleranza, si possono assumere gemmo-derivati di Faggio, con proprietà purificanti, utili nel favorire le naturali funzioni fisiologiche del fegato. Anche in questo caso, è prevista un’assunzione di 50 gocce, diluite in acqua, in un’unica soluzione la mattina a digiuno. Sempre per tenere sotto controllo i sintomi dell’intolleranza alimentare, può essere consigliata anche l’assunzione dell’estratto fluido di Scutellaria, una pianta della stessa famiglia della menta, che ostacola il rilascio degli enzimi dei gruppi SH: 20 gocce due volte al giorno e lontano dai pasti.
- Per depurare l’organismo dalle sostanze all’origine dell’intolleranza, è, invece, indicata l’Agrimonia eupatoria, una pianta erbacea ampiamente utilizzata, sin dall’antichità, in ambito terapeutico. Ha azione depurativa e ne è consigliata l’assunzione almeno venti minuti prima dei pasti (2/3 volte al giorno): 30 gocce diluite in acqua.
- Infine, per riequilibrare l’organismo e i suoi ritmi, si possono assumere 50 gocce di Ficus carica (il fico comune), diluite in poca acqua una volta al giorno.
Tutto questo in linea generale, ovviamente, ma per avere la propria ricetta fitoterapica personalizzata contro le intolleranze alimentari, rivolgersi a un bravo naturopata è sempre la scelta migliore.