Il glutammato sodico non è altro che il sale dell’acido glutammico, ovvero un aminoacido già naturalmente presente negli alimenti. Tale sostanza rappresenta anche un additivo che l’industria alimentare utilizza per esaltare il sapore dei cibi, quindi come “esaltatore di sapidità”.
Il glutammato sodico è presente in molti prodotti sul mercato, in quanto la sua funzione consiste nel rendere più appetibili gli alimenti nei quali viene aggiunto: è il caso di insaccati, carne e pesce in scatola, salse, dadi da brodo, minestre già pronte.
Tuttavia, secondo la rivista “Altroconsumo”, il glutammato sodico è da considerarsi sostanza sospetta, qualcosa di cui diffidare, in quanto la sua assunzione può provocare delle conseguenze sulla salute delle persone.
Inoltre molto spesso questo additivo viene considerato un pericolo, poiché si ritiene che sia in grado di scatenare alcuni tipi di allergie se utilizzato in grande quantità, come accade nei ristoranti cinesi e giapponesi.
Il glutammato sodico sarebbe in grado di provocare diverse condizioni negative per il corpo, come ad esempio: mal di testa, gravi arrossamenti a livello cutaneo e nei casi più gravi addirittura crisi asmatiche; inoltre, essendo un additivo molto salato, il suo eccessivo consumo può innalzare la pressione arteriosa.
Secondo i dietisti, il glutammato sodico non ha alcun valore dal punto di vista nutrizionale, quindi possiamo tranquillamente escluderlo dalla nostra dieta; la sua funzione consiste solo nell’esaltare il sapore di cibi insipidi.
Alcune industrie alimentari hanno rinunciato all’utilizzo del glutammato sodico per la produzione dei loro dadi da cucina; scelta coraggiosa, poiché reperire le materie prime di origine naturale, che siano in grado di sostituire il sapore fornito dal glutammato sodico, comporta un costo maggiore. In tal modo però i consumatori ne traggono sicuramente dei benefici, in quanto finiscono per acquistare un prodotto più sano e sicuro.
Il glutammato sodico, sebbene inizialmente venisse estratto da alcuni tipi di alghe, ora è invece prodotto in laboratorio, quindi è di origine sintetica.
La sigla con la quale il glutammato sodico viene indicato è la seguente: E 621. Il consiglio è di leggere bene le etichette prima di acquistare un determinato prodotto, per evitare di ingerire sostanze potenzialmente nocive.
Kety Abate, laureata in Filosofia all’Università di Pisa.