Salvatore Iovino, riflessologo e naturopata, ci parla del Kefir.

Quante volte abbiamo sentito parlare di Kefir? Una bevanda ricca di probiotici ottenuti dalla fermentazione del latte dal sapore leggermente acido, o alcolico e frizzantino se fatto fermentare in acqua zuccherata.

kefirIl Kefir, o Kefiran, è una bevanda fermentata ricca di ceppi di batteri benefici, facilmente digeribile che, se assunta regolarmente, regala al nostro organismo benessere e longevità.

Ce ne sono di due tipi: quello d’acqua e quello di latte. I grani di Kefir d’acqua sono riconoscibili per la loro trasparenza, mentre quelli per il latte sono di un colore bianco. Se i grani del latte vengono utilizzati per creare il Kefir d’acqua, non è più possibile usarli poi per preparare una bevanda di Kefir di latte.

Ma vediamo le origini del Kefir. Si suppone che provenga dalle regioni caucasiche fino ad arrivare in Russia. Secondo un’antica leggenda Maometto, passando per il Caucaso, donò i primi grani di Kefir agli avi dei pastori della regione; i grani poi vennero tramandati di generazione in generazione. Da dove Maometto li abbia presi, è ancora oggi un mistero.

I primi studi sul Kefir sono stati condotti dal biologo e immunologo Il’ja Il’ič Mečnikov, premio Nobel per la medicina nel 1908. I suoi studi sulla longevità dei pastori delle popolazioni caucasiche ben evidenziavano che l’assunzione di fermenti lattici ritardavano l’invecchiamento, e di conseguenza portavano a un’età media più lunga rispetto agli abitanti degli altri paesi.

Comunque, ancora oggi, i diversi coltivatori di Kefir non ne hanno ben chiare le proprietà e i benefici, e ognuno azzarda ipotesi sulla preparazione e sulle facoltà terapeutiche; addirittura, c’è chi vanta che il Kefir possa essere la soluzione ai tumori. Ma non scherziamo! Il Kefir è solo una eccellente bevanda probiotica, in grado di riequilibrare la flora batterica, ma assolutamente non cura i tumori; per le patologie gravi, come i tumori, è consigliabile sempre rivolgersi al medico di fiducia o allo specialista.

L’assunzione di Kefir d’acqua non è raccomandata ai diabetici, essendo una bevanda alquanto zuccherata, anche se preparata con lo zucchero di cocco che ha un basso indice glicemico. Può essere tranquillamente utilizzata invece da chi è intollerante al glutine.

Consumare regolarmente Kefir garantisce il buon funzionamento dell’intestino e dell’apparato digerente, rinforza le difese immunitarie, riequilibra la flora batterica intestinale e diminuisce il colesterolo cattivo nel sangue, fin quasi ad eliminarlo.

 

Come si coltiva il Kefir d’acqua e come moltiplicare i grani

Se coltivati nella maniera corretta i fermenti del Kefir di acqua si riproducono da soli aumentando continuamente di numero e volume. Più sono grossi e più sono in buona salute. Viceversa se coltivati male tendono a morire.

 

La preparazione

Per preparare la bevanda occorrono i seguenti ingredienti:

  • 1 barattolo di vetro di almeno 1,5 litri a bocca larga,
  • 1 litro di acqua minerale naturale (assolutamente non acqua della fontana),
  • 3 cucchiai di granuli di Kefir d’acqua,
  • 3 cucchiai di zucchero di canna biologico,
  • 30/40 chicchi di uva passa o in alternativa due fichi secchi,
  • mezzo limone biologico, tagliato in due,
  • un colino di media grandezza,
  • 1 cucchiaio di legno,
  • 1 foglia di menta fresca o una fettina di zenzero sbucciata (facoltativo).

Lavare per bene il barattolo di vetro e versare dentro due bicchieri pieni d’acqua. Aggiungere 2 cucchiai di zucchero di canna e mescolare con un cucchiaio di legno. Versare quello che resta del litro di acqua, il mezzo limone tagliato in due, il restante zucchero di canna, e non mescolare.

Lavare i grani di Kefir sotto acqua corrente tenendoli nel colino, dopo averli sciacquati adagiarli nel barattolo con un cucchiaio. Versare tutta l’uva passa. Se desiderate potete aggiungere una o due foglie di menta fresca, o una fettina di zenzero. Ricordate che ogni ingrediente modifica il sapore della bevanda.

Versate nel barattolo altra acqua fino quasi a riempirlo. Dovranno rimanere due dita d’aria sopra l’orlo dell’acqua, perché la fermentazione produce anidride carbonica. Coprire la bocca del barattolo con un canovaccio o un tovagliolo di carta e legate alla bocca con un elastico. Lasciate riposare e fermentare dentro una dispensa al buio.

Tenete presente che il Kefir fermentato 24 ore è leggermente lassativo e quello di 48 ore è leggermente astringente. Non va lasciato fermentare per più di 72 ore.

Il sapore del Kefir dovrà essere leggermente alcolico e frizzantino.

Terminato il processo di fermentazione, togliete i chicchi d’uva, il limone, spremete il limone nella bevanda, filtrate il liquido con un colino.

Bevete il Kefir a stomaco vuoto e attendete un’ora prima di mangiare.

Per una nuova preparazione, rimettete nel vaso solo 3 cucchiai di granuli, previo risciacquo sotto l’acqua corrente. Non sciacquatelo troppo. Togliete i granuli in eccesso, e se preferite regalateli a qualcuno. O se volete tenerli, potete metterli in un altro barattolo di vetro con acqua e zucchero, poi riponete nel frigo. Il freddo rallenterà il processo di crescita dei granuli.

Per ogni dubbio che vi assale sulla somministrazione della bevanda del Kefir d’acqua, chiedete sempre il parere del medico curante.

 

Salvatore Iovino, nato a Napoli nel 1970, si specializza in Riflessologia plantare e auricoloterapia nel 2008. Successivamente anche in Naturopatia, Medicina Tradizionale Cinese e Medicina ortomolecolare.

Per maggiori informazioni, visitate il suo profilo su Registro Naturopati o il suo sito web.